Difficoltà a trovare nuovi partner digitali? la startup Qualifier li seleziona per te.

Trovare i partner giusti richiede molto tempo. Qualifier è la startup innovativa che ha scelto di risolvere tale problematica curando per te la selezione di nuovi partner qualificati. Intervistiamo Davide Scodeggio, il CEO di Qualifier per scoprire come la startup risponde ai nuovi bisogni aziendali grazie alle 3013 Agenzie e software qualificati.

Giovedì 14 Luglio 2022
Simone Di Sabatino

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Innovazione digitale

Trovare il giusto partner è molto spesso tra le problematiche che più rallentano la nascita e lo sviluppo di nuovi progetti. Trovare poi un partner in linea con i valori aziendali e che sia altamente specializzato potrebbe essere ancora più difficile. L’obiettivo di Qualifier – la startup innovativa nata nel 2022 – è fornire un’ampia scelta di partner altamente qualificati accelerando così l’intero processo di selezione. Come? Fornendo il database più completo di Provider di servizi digital marketing, ecommerce, IT e innovazione. Ma non solo, Qualifier cerca di rispondere ad una vasta tipologia di bisogni e permette ad Aziende, Provider, Vendor di software e Startup di usufruire della piattaforma proprietaria.

Buongiorno Davide, quali sono i criteri che utilizzate per selezionare i migliori partner?

L’obiettivo di Qualifier è facilitare l’incontro tra aziende e provider di servizi digitali attraverso la nostra piattaforma. La selezione preliminare dei partner digitali è un’operazione ampia e articolata, che ci permette di consolidare per la prima volta in un unico database gli operatori del settore e le loro informazioni chiave. I criteri per inserirli in Qualifier sono piuttosto precisi: disponibilità delle informazioni camerali, attività comprovata del provider nel settore e sul mercato, trasparenza e chiarezza nell’informazione sui servizi offerti, visibilità sul portfolio dei clienti e sulle case history effettivamente realizzate. Sono sostanzialmente i criteri che i manager stessi adottano per le loro selezioni: il plus di Qualifier è averli resi più sistematici e applicati ad un numero maggiore di operatori rispetto a quanto potrebbe fare il semplice passaparola.

Il secondo momento di qualificazione si ha quando andiamo a comprendere bene quali esigenze ha il manager che cerca servizi digital con Qualifier, quali sono gli obiettivi e quali sono le aspettative sul tipo di provider da coinvolgere. Quando un decisore ci richiede di presentargli partner adatti a sviluppare i suoi progetti, la prima cosa che facciamo è intervistarlo. Questo ci permette di raccogliere informazioni utili per gestire il matchmaking a livello di piattaforma, considerando fattori quantitativi e qualitativi: le competenze che il partner deve avere, l’expertise in un determinato settore comprovata dalle case history, il dimensionamento in termini di risorse e di volumi della realtà da coinvolgere. In entrambi i casi associamo la competenza professionale del nostro team ai vantaggi di ottimizzazione, velocità e profondità offerti dalla tecnologia che abbiamo sviluppato.

Può spiegarci le funzionalità ed il successo dei vostri algoritmi?
La piattaforma Qualifier nasce per “digitalizzare” il processo di selezione e coinvolgimento dei partner. Negli algoritmi della piattaforma abbiamo tradotto le logiche che i decisori aziendali ci hanno indicato come prioritarie. Il manager cerca completezza e chiarezza delle informazioni. Per questo motivo il nostro sistema punta a creare una definizione standard dei servizi offerti, senza precludersi la possibilità di aggiornarla in base al mercato: oggi mappiamo 350 servizi digitali ma stiamo già organizzando i nuovi update con aree che meritano di essere ulteriormente espanse. Per fare un esempio, già oggi abbiamo operatori italiani che offrono spazi di metaverso veri e propri e altri operatori che di fatto forniscono consulenza su come creare esperienze nel metaverso, a prescindere dalla piattaforma usata: sono cose diverse e dobbiamo distinguerle.

Un secondo aspetto che aiuta la crescita di partnership solide, è la trasparenza. Qualifier ha come obiettivo diventare il punto in cui ogni provider può presentare le informazioni qualificanti nel modo più chiaro e puntuale, soprattutto su aspetti importanti per il manager ma che spesso vengono sottovalutati. Per questo stiamo potenziando il lato informativo, a partire dalla presentazione delle Case History fino a sezioni in cui sarà possibile presentare i processi messi in atto dall’Agenzia per realizzare i progetti. Infine il nostro algoritmo di ranking è impostato per premiare la specializzazione in determinati servizi o in cluster di servizi affini. Questo per far emergere le tante realtà che fanno della competenza verticale la loro parola d’ordine, ma che spesso sono messe in ombra da realtà che promettono di fare un po’ di tutto, salvo poi deludere le aspettative.

Poter identificare i veri specialisti è fondamentale per garantirsi il ritorno dell’investimento e la competitività sul mercato internazionale: ciò vale sia per le grandi Aziende sia per le PMI che devono poter ingaggiare realtà valide e del sizing giusto. In questo modo possiamo identificare rapidamente e con una precisione crescente i provider che hanno le carte per realizzare il progetto, sulla base di elementi visibili che trasmettono l’expertise e la competenza.

All’interno della vostra piattaforma quali funzionalità sono totalmente gratuite e disponibili dalle aziende? 

Presentare la propria Agenzia o il proprio Software è gratuito, così come è gratuito ricercare chi offre determinati servizi o affidarsi a Qualifier per ricevere selezioni di potenziali partner. Il nostro primo obiettivo è alimentare la nascita di nuove partnership, per questo ad esempio le Aziende possono cercare gratuitamente provider, ma allo stesso tempo la funzionalità è usata in chiave peer to peer da Agenzie che cercano a loro volta partner specializzati per la delivery dei loro progetti.

I provider che puntano a una maggior esposizione e vogliono affermarsi o consolidarsi sul mercato, hanno a disposizione una formula Premium: possono presentare i loro punti distintivi attraverso video interviste e profili a loro dedicati, accedono ad un formato più approfondito di presentazione delle case history, possono pubblicare notizie e approfondimenti. Ma la funzionalità più interessante in termini di matchmaking è probabilmente l’inserimento dei provider Premium nei dispatch che inviamo regolarmente a manager e decisori delle aziende, presentando le realtà più interessanti rispetto a determinati settori, servizi e interessi degli iscritti.

Quali sono i risultati raggiunti dalla nascita della startup e che obiettivi vi siete prefissati di raggiungere in futuro?

La piattaforma è live da metà aprile, trovando da subito riscontri molto positivi da parte del mercato. In particolare abbiamo già superato di 3 volte le proiezioni iniziali di provider iscritti, così come è importante aver totalizzato più di 14.000 ricerche. Consideriamo poi un segnale molto interessante, nell’ottica di favorire la trasparenza nella relazione tra aziende e provider, che quasi un terzo delle richieste comprendesse un budget e che la cifra dichiarata dai vari committenti abbia superato complessivamente 1,3 milioni.

Nel futuro c’è il consolidamento della piattaforma sul mercato italiano: dai test e dai feedback stanno emergendo tanti punti di interesse che andremo a tradurre in cicli di rilasci continui. All’orizzonte c’è anche l’internazionalizzazione, su cui abbiamo in cantiere delle potenziali traiettorie e dei contatti, elemento chiave per muoversi in mercati a forte specializzazione come quello del digital.


 
Avete contribuito alla prima operazione di mapping sistematico e approfondito dei player del settore, come hanno reagito gli utenti della vostra piattaforma a questa funzionalità?

Stiamo riscontrando un elevato interesse e un generale apprezzamento della piattaforma e delle sue logiche sia da parte dei manager sia dagli operatori di settore. Riceviamo feedback anche molto puntuali di cui facciamo tesoro, ad esempio rispetto alla tassonomia dei servizi che - dietro le quinte - aggiorniamo regolarmente per rispondere al linguaggio del mercato o rispetto a funzionalità che le Agenzie sentono più utili per esprimere i loro punti distintivi all’interno di ciascun servizio. La sfida per noi è implementarle nel modo più soddisfacente per chi cerca e per chi offre i servizi.

Che cosa ci potete dire della vostra partecipazione al WMF 2022?

Siamo davvero felici di aver partecipato a questa edizione di WMF perché ci ha proiettato in una dimensione autentica di relazione e contatto con un ampio spettro di operatori del settore, il tutto in un contesto di altissimo livello e di grande coinvolgimento umano e professionale, grazie alla qualità e al numero di espositori, pubblico e ospiti. 

Inoltre, in molti interventi e in diversi confronti con i presenti, abbiamo visto la concreta possibilità di fare sistema nel settore per supportare la crescita delle Imprese: è una mission in cui Qualifier si riconosce completamente.
 


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