Future of Food & Agriculture: la quinta delle 12 sfide del Futuro

Dalla sfida “Future of Food & Agriculture” emerge la necessità di rinnovare il sistema agroalimentare, favorendo soluzioni sempre più sostenibili, trasparenti e accessibili.

Venerdì 17 Febbraio 2023
Leonardo Galasso

linkedin
Digital Innovation startup Le sfide del futuro

Il sistema agroalimentare si trova ad affrontare diverse criticità che minacciano la sicurezza alimentare della crescente popolazione mondiale, che si prevede raggiungerà i 9,7 miliardi di persone entro il 2050.

Uno degli ostacoli principali all’innovazione della filiera è causato dai molti aspetti contingenti: siccità, alluvioni e condizioni climatiche estreme riducono la resa delle colture e distruggono le risorse naturali, l'aumento della popolazione globale si traduce in un problematico aumento della domanda di cibo, mentre l'accesso alle risorse non è equamente distribuito a livello globale, il che provoca situazioni di conflitto. I conflitti armati a loro volta rappresentano una minaccia per la produzione, possono interrompere le filiere di approvvigionamento e causare gravi carenze alimentari.

Malattie e parassiti di piante e animali causano gravi danni alle colture e alle mandrie, contenibili grazie all’utilizzo di tecniche innovative e biotecnologie, mentre lo sviluppo di pratiche agricole sostenibili richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo, infrastrutture e tecnologie. In molte regioni del mondo, i piccoli agricoltori e le comunità rurali non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per adottare tali pratiche.

Se l’Occidente non includerà nelle sue politiche alimentari anche la parte più povera del mondo, sarà impossibile realizzare sistemi agroalimentari efficienti. È necessaria una nuova mentalità che dia urgentemente priorità agli obiettivi a lungo termine, alla sostenibilità e alla resilienza. Le contingenze avverse sono affrontabili soltanto attraverso un ampio cambiamento socioeconomico e ambientale, che non sia limitato o esclusivo.

Servono scelte strategiche e decisioni politiche mirate, in grado di incentivare l'agricoltura biologica, l'agroecologia e altre pratiche funzionali alla riduzione dell'impatto ambientale e all’aumento della produttività. È altrettanto importante favorire l'accesso alle risorse naturali, come acqua e suolo coltivabile, promuovendo un uso consapevole e sostenibile delle risorse naturali, prevenendo quindi la loro privatizzazione.

Per migliorare la produttività, favorire la conservazione degli alimenti e ridurre gli sprechi, è fondamentale rafforzare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative. L'uso di tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale può contribuire ad ottimizzare la produzione agricola e ridurre gli sprechi, mentre le biotecnologie possono essere utilizzate per sviluppare colture più resistenti alle malattie e alle condizioni climatiche avverse.

Promuovere una dieta sana e sostenibile è un'altra soluzione importante per ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura e degli allevamenti e migliorare la salute della popolazione. Ciò significa favorire l'uso di alimenti vegetali e ridurre il consumo di carne e altri cibi ad alto impatto ambientale, anche se - secondo le previsioni dell'OCSE - il consumo globale di carne dovrebbe aumentare del 14% entro il 2030.

La cooperazione internazionale è la chiave per affrontare le criticità del sistema, la sicurezza alimentare dipende dalla gestione dei cambiamenti climatici, dalla tutela degli ecosistemi, della biodiversità e dall’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Se la trasformazione sarà possibile grazie all'ulteriore sviluppo di tecnologie e approcci innovativi, dare la priorità alla ricerca non basta: questi progressi dovranno essere accessibili anche ai gruppi più vulnerabili attraverso soluzioni integrate e sostenibili che tengano conto degli aspetti sociali, economici ed ambientali.

Le startup che hanno accolto la quinta sfida

I principali ambiti di riferimento per far fronte alla quinta sfida del Futuro sono: Climate smart agriculture, Smart or vertical farming, Smart Aquaculture, Autonomous Vehicles & Drones, Precision farming, Optimization of supply chain, Big Data & Analytics, 3D food printing, Ingredient innovation, Cell-based nutrition, Delivery. Tra le oltre 1.000 startup che hanno partecipato alla scorsa edizione del WMF, alcune hanno incentrato il proprio modello di business sullo sviluppo di soluzioni innovative all’interno di uno di questi settori, scopriamole insieme.

Pascol - Finalista sullo Startup Stage

Pascol è una filiera innovativa per la produzione di carne bovina: seleziona piccole aziende agricole che allevano bovini al pascolo, guidandole verso pratiche di agricoltura rigenerativa, gestisce per intero una supply chain lean per ottenere carne dal gusto originale e dalle proprietà organolettiche superiori attraverso una strategia omnichannel. È già presente in alcune delle principali insegne della GDO italiana.

Makabi - Finalista sullo Startup Stage

Makabi produce microcapsule intelligenti per la protezione e il nutrimento delle piante e la produzione di alimenti funzionali. Queste sono prodotte grazie a processi di chimica verde e di incapsulamento per favorire un'agricoltura sostenibile.

Bioristor - Finalista sullo Startup Stage

Bioristor è un dispositivo elettrochimico biocompatibile e flessibile, nato nei laboratori di biosensoristica del CNR-IMEM di Parma, pensato per ottimizzare il consumo di acqua, fertilizzanti, e diagnosticare precocemente l’insorgere di fitopatie. Bioristor è in grado di monitorare analiticamente e in tempo reale lo stato di salute della pianta.

ONO - Exponential Farming - Finalista sul Mainstage

ONO EF produce farms che rispondono interamente a sistemi di machine learning e Artificial Intelligence anche per quel che riguarda le operazioni di assistenza e manutenzione. L’algoritmo sviluppato da ONO EF regola le funzioni vitali, i cicli colturali e ogni aspetto operativo dell’azienda, e viene aggiornato grazie all’AI tramite l’acquisizione delle informazioni ricavate da un database condiviso globalmente. ONO EF consente una riduzione del 70% del consumo energetico e del 95% di risparmio di acqua rispetto alle tradizionali fattorie verticali. La densità dei raccolti risulta triplicata e non è necessario l’intervento dell’uomo durante le fasi di crescita, la tecnologia permette una produzione completamente automatizzata.

AraBat - Finalista Premio Cambiamenti CNA

Durante l’ultima edizione del Premio Cambiamenti 2022, organizzato da CNA Nazionale, il WMF ha assegnato il Premio Speciale “We Make Future” ad AraBat, una startup pugliese che, applicando i principi dell’economia circolare, utilizza nei processi produttivi - in modo inedito, innovativo e sostenibile - gli scarti agrumari e le batterie esauste per generare materie prime secondarie e produrre composti di metalli preziosi come litio, cobalto, manganese, nichel, ma anche rame ed alluminio. La startup mira a creare valore sociale accelerando la transizione del sistema industriale verso modelli di business sostenibili.

>> Visita la pagina della Startup Competition! <<

Fonti:

https://www.wemakefuture.it/2022/startup-competition/finale/

https://www.wemakefuture.it/next/events/world-startup-fest/

https://www.wemakefuture.it/startup-district/

https://youtu.be/4xA_xpQvvLA

https://www.youtube.com/live/oRhCBGJjUNg?feature=share


linkedin