AI Conference: sviluppi recenti e prospettive future dell'Intelligenza Artificiale

L’AI conference, il seminario avanzato sull'Intelligenza Artificiale, ha registrato una sostanziosa e multiforme partecipazione, confermando un esigenza diffusa: restare al passo con le rapidissime trasformazioni che stanno investendo i processi lavorativi e sociali. Vediamo com'è andata!

Giovedì 6 Aprile 2023
Simone Vizzuso

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intelligenza artificiale

L’AI conference, tenutasi presso la sede di Search On Media Group, ha registrato un pubblico estremamente eterogeneo, portando alla coscienza di aziende e liberi professionisti l’importanza di integrare l’intelligenza artificiale all’interno dei processi creativi e produttivi. Il seminario ha dato voce ad esperti e cultori provenienti da contesti differenti. È stato offerto un palco sia a sviluppatori e tecnici, produttori delle nuove tecnologie, sia a content creator e marketer che quelle tecnologie le utilizzano in molteplici contesti.

Si è dimostrato ancora una volta come il ruolo dell’Intelligenza artificiale, nel mercato odierno, sia estremamente fluido. La sua applicazione varia dal rilevamento di tumori all’apprendimento delle nostre abitudini quotidiane. L’evento è iniziato con Cosmano Lombardo, CEO e founder di Search On Media Group e ideatore del WMF, che insieme a Giorgio Taverniti Co-founder, Head of SEO & AI Tech at Search On Media Group, Community Manager and Divulgator at WMF, moderatore e guida degli interventi, ha presentato i relatori della giornata.

Il primo in ordine, Alessio Pomaro, ha introdotto l’aspetto più tecnico dell’AI anche ai non addetti ai lavori. Sono stati illustrati, in maniera semplificata, concetti complessi come il training di modelli e l’overfitting, seguiti dagli algoritmi generativi e dalle famose allucinazioni prodotte da essi. Enrico Altavilla ha poi espanso il discorso sugli algoritmi generativi, introducendo il servizio ad oggi primo per fama e utilizzi nel suo campo: ChatGPT, che ha accompagnato il resto dell’evento. Altavilla ha mostrato come si possa utilizzare lo strumento di OpenAI per svolgere ricerche di mercato, sottolineando che non è nato per questo motivo, e come effettuare brainstorming, attività in questo caso che viene svolta in maniera ottimale.

A seguire, Paolo Dello Vicario ha svolto una disamina sui modelli di linguaggio naturale e sul modo in cui è cambiato il nostro rapporto con la ricerca sul web e con i nuovi strumenti forniti dall’AI. Diversi esempi hanno dimostrato quanto sia importante che le persone rimangano al centro dell’attenzione, ricordando che questi sistemi devono essere trattati come strumenti e non come rimpiazzi. Valentina Tortolini ha chiuso la prima parte dell’evento mostrando un esempio applicativo di come questi servizi possano essere utilizzati per la costruzione di un audience con qualche use case su come aggregare gli utenti e come supportare l’analisi RFM e LTV.

Dopo la pausa pranzo si ricomincia con Andrea Ciraolo in un intervento molto più pratico, un tutorial live di come utilizzare al meglio GPT. Nella sua forma più pura, senza la chat, il modello può performare ottimamente in campi differenti dal solo dialogare. Collegandovi altri strumenti per automatizzare i processi, basta visitare un URL in modo che un’enorme macchina nascosta si metta in moto e svolga diversi lavori per noi, senza altra fatica.

Riprendendo quindi il discorso di Andrea, Alessio Nittoli ha esposto quali sono gli effettivi limiti dei LLM, in cui cade anche ChatGPT. Ad esempio, questi modelli generalmente non possono accedere ad internet e a database, in questo modo non hanno a disposizione informazioni aggiornate o fattualmente accurate. Attraverso alcune librerie o memorie esterne è possibile superare questi limiti. Ed è sempre a causa di essi che c’è chi ha deciso di produrre modelli propri, per poter personalizzare al meglio le singole necessità.

È questo il caso di Gianluca Maruzzella che, ripreso i vincoli di questi strumenti, ha spiegato come sia riuscito, in azienda, a realizzare un prodotto appetibile per i clienti. Attraverso una piattaforma e con la definizione di alcuni vincoli che il modello deve seguire, questo sarà in grado di essere personalizzato a dovere ed eviterà situazioni spiacevoli, spesso date dall'indeterminismo intrinseco che questi modelli possiedono.

A seguito di una breve pausa caffè, l’evento è ripreso con Jacopo Perfetti che ha introdotto il discorso sulla creatività, rispetto a questi strumenti. Si è parlato della figura del Prompt Designer, spopolata ultimamente sui siti di recruiting, e di come l’estro umano creativo sia essenziale se si desidera un certo risultato da questi modelli. Senza di esso si rischia di perdere emozioni e originalità nel prodotto finale.

Francesco Terenzani quindi entra a gamba tesa nuovamente sul filone marketing, applicando l’AI su brand naming e buyer personas. Grazie a questi nuovi strumenti e con i giusti prompt, si riesce a simulare situazioni semi-reali in cui definire possibili consumatori nel giro di pochi minuti, intervistando e testando eventuali idee pubblicitarie.

Sempre in contatto con il marketing, e con le emozioni che questi strumenti inducono nei possibili consumatori, Luisella Giani ha mostrato diversi problemi che possono sorgere nell’utilizzo cieco di questi servizi, e di come i bias indissolubilmente legati ad essi possano comportare diversi problemi. Con cinque punti, ha offerto consigli e spunti interessanti da perseguire se ci si vuole affidare alle nuove tecnologie, ad esempio su data literacy e sullo snowball effect. Questo, per non cadere in preda all’hype delle novità, rischiando di commettere gravi errori di valutazione.

Chiude quindi il seminario Walter Riviera, che ha offerto uno sguardo al passato e uno al futuro, con ciò che probabilmente ci aspetta nei prossimi anni. La dimensione dei dati e l’impatto ambientale sono argomenti attuali e fondamentali per fare in modo che queste tecnologie possano crescere in maniera sostenibile e controllata. Oltre che uno sguardo sulla legislatura, un tema caldo in questo periodo.

L’evento è stato un sunto su quanto ad oggi si conosca l’AI e sulle prospettive future che queste tecnologie stanno costruendo. La potenza è direttamente proporzionale all’attenzione che deve essere posta nell’utilizzo di questi strumenti. Con l’impatto lasciato dal loro impiego, è impossibile negargli l’introduzione nel mercato e nella quotidianità; tale quindi deve essere la loro regolamentazione e l’utilizzo oculato nei diversi campi in cui possono essere applicati.


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