WMF al FORUM PA 2023: tra questione etica e regolamentazione dell’AI

All’interno del FORUM PA, il più importante evento nazionale dedicato alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione, è stato intervistato Giorgio Taverniti - co-founder di Search On Media Group, azienda madre del WMF, che ha affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale, delle nuove opportunità e dei rischi correlati ai suoi recenti sviluppi.

Mercoledì 17 Maggio 2023
Leonardo Galasso

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intelligenza artificiale Innovazione Sociale

Presso gli studi "FORUM PA POP", nel contesto del FORUM PA, l’annuale kermesse dedicata all’innovazione e alla valorizzazione della Pubblica Amministrazione, che si svolge dal 16 al 18 maggio presso il Palazzo dei Congressi di Roma, Giorgio Taverniti, Co-founder, Head of SEO & AI Tech presso Search On Media Group, Community Manager e Divulgator presso WMF, ha dialogato con Federica Meta di CorCom riguardo le nuove sfide messe in campo dagli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale.

L’argomento è stato sviscerato attraverso un interessante scambio, da cui sono emerse opportunità, necessità e rischi associati. Tra i primi problemi da affrontare, quello dei pregiudizi e dei bias presenti negli strumenti di AI generativa, figli di un apprendimento automatico diretto tendenzialmente da uomini bianchi di mezza età, etero cis: i modelli di chatbot troppo spesso mostrano tendenze culturali tipicamente occidentali, come l’identificazione di determinate professioni con un genere particolare, ad esempio associare il mestiere dell’infermiere alle donne e quello del chirurgo agli uomini.

L'umanità sta facendo progressi significativi grazie alla tecnologia, ma è necessario mantenere un approccio etico. Le aziende hanno una grossa responsabilità nell’utilizzo dell’AI, soprattutto devono garantire che le ultime innovazioni non cancellino progressi e regolamentazioni che hanno migliorato l’approccio al digitale e alle nuove tecnologie. Naturalmente le normative non devono frenare lo sviluppo e le grandi opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale, come le incredibili prospettive nel settore della medicina e della salute. Tuttavia va riconosciuto il problema dell'accessibilità e della comprensione dei sistemi AI: spesso l’utilizzo dei nuovi strumenti prescinde da una loro conoscenza approfondita.

É importante non tralasciare la questione etica nel discorso sull’AI e ricordare la necessità di un'azione politica di sistema. Tra gli approcci utili, la promozione delle discipline STEM e una maggiore sinergia tra le imprese private e il sistema educativo, a partire dalla scuola primaria, al fine di ridurre gli stereotipi di genere e favorire l'inclusione delle donne negli studi e nel mondo del lavoro in ambito tecnico scientifico.

Giorgio Taverniti ha evidenziato come le nuove generazioni siano per la prima volta avanti nell’approccio alla tecnologia, con i figli che indirizzano i genitori. Da qui però subentra il problema dell'assenza di guide e, quindi, l'importanza dell'uso consapevole dell'AI. L’Europa si sta muovendo molto bene in questo senso, attraverso il regolamento AI ACT, indirizzato a tutte le aziende che operano nel mercato europeo, che mira a impedire l'uso dannoso dell'intelligenza artificiale, come il social scoring o il riconoscimento facciale. Se da un lato è necessario ridurre le influenze culturali negative per garantire l’utilizzo di un set di dati non corrotto da bias, dall’altra parte vanno definite le modalità per il controllo di tali dati.

Federica Meta ha sottolineato che la scelta della Commissione Europea di sviluppare un'idea di servizi e AI che sia la terza via rispetto a quella cinese e americana rappresenta un approccio importantissimo. Tale approccio mira a promuovere un utilizzo dell'AI maggiormente inclusivo, privo di bias o indirizzi ideologici appartenenti alla cultura occidentale e, al tempo stesso, non centralizzato o governativo.

Nell’AI ACT infatti alcune applicazioni di AI vengono classificate inaccettabili, come il social scoring gestito dal governo cinese, ma anche le applicazioni considerate ad alto rischio, come gli strumenti di scansione dei CV che classificano i candidati, o il riconoscimento facciale sono soggette a requisiti legali specifici.

Durante l'intervista, emerge quindi la necessità di un approccio etico e consapevole nell'implementazione dell'Intelligenza Artificiale, affinché questa tecnologia possa essere un motore progressista per la società a livello globale, senza alimentare disuguaglianze o pregiudizi e senza diventare uno strumento di controllo o, peggio, di manipolazione.

Questi argomenti saranno ulteriormente approfonditi alla Fiera di Rimini dal 15 al 17 giugno in occasione del WMF - We Make Future, partner di FORUM PA. Da tempo infatti, le due realtà condividono l’obiettivo di impattare positivamente sulla società attraverso attività formative, eventi e iniziative utili alla diffusione della cultura dell’innovazione, in grado di valorizzare il singolo e la collettività, le imprese e le istituzioni. La digitalizzazione e la tecnologia contribuiscono al rinnovamento e ai grandi processi di trasformazione del sistema Paese solo se diventano strumenti ad appannaggio del sistema educativo, delle imprese e della Pubblica Amministrazione.

Discuteremo di questo e tanto altro in particolare all’interno dell’AI Global Summit: 6 stage formativi dedicati alle applicazioni di AI nei settori marketing, ethics, education, work, government, panel e tavoli di lavoro istituzionali sulla regolamentazione della tecnologia e ancora, premiazioni delle migliori startup internazionali con progetti tecnologici e innovativi che utilizzano l'AI in ambito industriale o di ricerca.

Inoltre ad ottobre, il WMF organizzerà a Milano un evento verticale sull’AI: il 5 e 6 ottobre 2023, presso gli spazi della fiera di MiCo, si svolgerà l'AI*Festival, il primo Festival Internazionale dedicato al mondo dell'Intelligenza Artificiale e alle sue applicazioni etiche, sociali e di business.


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