Giovani e Digital skills: tra formazione, networking e mercato del lavoro

Tra digital transformation e crisi pandemica abbiamo visto modificarsi in maniera radicale il panorama professionale, ridefinito dalla necessità di acquisire o affinare competenze digitali. Sempre più necessarie duttilità e dialogo intergenerazionale.

Giovedì 25 Maggio 2023
Leonardo Galasso

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Professioni digitali

Le digital skills sono diventate determinanti in una società sempre più improntata sull’utilizzo di strumenti digitali e tecnologia. Tanto le nuove risorse che si affacciano al mondo del lavoro, quanto i professionisti già affermati, sono chiamati ad acquisire e aggiornare specifiche competenze per poter essere o restare competitivi sul mercato del lavoro. Ne abbiamo parlato con Chiara Aguzzoni e Simona Aguzzoni, ideatrici di Forum Young project at Pleiadi International e Renato Geremicca e Salvatore Geremicca, Founders di GereBros.

Secondo il Digital Skills Index di Salesforce - l'indagine sul livello delle competenze digitali nel mondo del lavoro, basata sulle risposte di oltre 23.000 lavoratori in 19 paesi nel 2022 - il 60% dei lavori richiede competenze digitali di base, mentre il 40% richiede competenze avanzate.

Le competenze digitali includono sia le cosiddette "hard skills", come la conoscenza dei software e delle tecnologie digitali, sia le "soft skills", come la capacità di problem solving, la creatività e la collaborazione. È importante che i giovani acquisiscano queste competenze già all’interno della scuola, attraverso programmi di formazione adeguati.

“All’interno del contesto lavorativo attuale, è importante trovare un equilibrio tra l’acquisizione di competenze trasversali e la specializzazione in un determinato ambito: entrambe le opzioni offrono vantaggi. L’acquisizione di competenze trasversali, come il problem-solving, la comunicazione con il cliente e la capacità di lavorare in team, è fondamentale indipendentemente dal settore in cui ci si trova. La specializzazione offre una conoscenza approfondita e mirata su un ambito specifico, conoscenza che può portarti a diventare un leader proprio di quell’ambito”

Le digital skills variano in base alle esigenze del mercato del lavoro, tuttavia, alcune di esse sono fondamentali: l’utilizzo delle tecnologie per l'interazione e la comunicazione, la gestione dei social media e la creazione di contenuti, ad esempio, sono sempre più importanti per aziende e organizzazioni che cercano di raggiungere il loro pubblico online.

Tra le competenze digitali maggiormente richieste rientrano le capacità di analisi dati avanzate, le competenze legate all'automazione e all'Internet delle cose, la sicurezza informatica per la protezione dalle minacce informatiche e ancora la programmazione per lo sviluppo di applicazioni e software.

Tra i fattori che ostacolano maggiormente l'accesso dei giovani alle opportunità lavorative rientrano sicuramente la mancanza di esperienza e competenze. Molte aziende infatti richiedono esperienze precedenti, anche quando il giovane inizia la propria carriera, ma l'università non può formare completamente gli studenti, e molte competenze vengono acquisite direttamente sul lavoro. Qui sta al datore di lavoro fidarsi del giovane e formarlo nel modo più corretto, sfruttando e facendo emergere le sue potenzialità.

Tra percorsi formativi tradizionali e innovativi

In questo contesto è di vitale importanza che i giovani sviluppino al meglio le loro competenze digitali, partecipando ad esempio a corsi di formazione e programmi di apprendimento online offerti da università, scuole di formazione professionale e piattaforme di e-learning o frequentando workshop e laboratori organizzati da associazioni, organizzazioni non governative.

Non bisogna tralasciare naturalmente l’acquisizione di competenze pratiche attraverso stage, tirocini o progetti di volontariato in cui si utilizzano tecnologie digitali, ma anche attraverso l'auto-apprendimento, utilizzando tutorial online, forum di discussione e community.

Il digitale sembra aver potenziato un meccanismo di condivisione e scambio di conoscenze sempre meno unilaterale: spesso sono i giovani ad essere maggiormente attenti alle nuove possibilità, ma al tempo stesso i professionisti senior in ambito STEM e ICT possono trasmettere esperienza e metodo.

Promuovere il dialogo tra i giovani (youngGen) e i professionisti (BigPlayer) è sicuramente vantaggioso per entrambe le parti coinvolte. Alcune strategie per promuovere questo scambio intergenerazionale potrebbero essere:

  • workshop, che favorisce la collaborazione tra giovani e professionisti e consente al giovane di lavorare a stretto contatto con esperti del settore imparando da loro;

  • conferenze, in cui vengono coinvolti sia giovani e professionisti rendendo così possibile uno scambio diretto di competenze, esperienze e punti di vista;

  • eventi (ad esempio quelli del Forum Young System e del We Make Future), all’interno dei quali il confronto tra giovani e professionisti avvia un opportunità di networking per interagire, fare domande e scambiarsi opinioni.

Nella marea di possibilità formative online è importante saper discernere la qualità e la validità delle informazioni che si reperiscono, affidandosi magari a professionisti del settore. Gli ultimi anni hanno mostrato il vantaggio della duttilità: l’integrazione delle nuove tecnologie su scala globale ha favorito risorse, aziende e realtà che si sono velocemente adattate ai grandi cambiamenti.


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