Domani al via le Olimpiadi dei Cyborg. Per l’Italia c’è l'IIT

Si chiama Cybathlon Global Edition 2020 ed è una competizione che mette a confronto i migliori dispositivi di ricerca per persone disabili. I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia partecipano con 2 progetti su protesi per arti superiori.

Giovedì 12 Novembre 2020
Simone Di Sabatino

linkedin
Robotica

Domani, venerdì 13, prende il via la quinta edizione della Cybathlon Global Edition. Si tratta di vere e proprie olimpiadi per robot, o cyborg, se preferite, che vedono affrontarsi 60 team provenienti da 23 Paesi e che hanno come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rapporto tra tecnologia e disabilità, in particolare su come le ricerche tecnologiche e robotiche possano migliorare la qualità della vita di persone diversamente abili. Il Cybathlon Global Edition ha inoltre lo scopo di incoraggiare la collaborazione tra i vari centri di ricerca internazionali.

La competizione, che si svolgerà per la prima volta da remoto a causa del Coronavirus, vedrà a confronto i migliori dispositivi di ricerca al mondo dedicati alle persone con disabilità, tecnologia al servizio della società dunque. Protagonisti saranno esoscheletri innovativi, protesi robotiche, sedie a rotelle che guardano al futuro.

I team sono stati divisi in sei discipline di gara, in base alla disabilità del pilota e della tecnologia utilizzata, in particolare vi sono protesi attive di arti superiore, protesi attive di arto inferiore, esoscheletro attivo, sedie a rotelle attiva, interfaccia uomo-macchina e bicicletta a stimolazione elettrica funzionale.

Alla competizione partecipa anche l’Italia con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, un’eccellenza del nostro Paese che sarà presente anche al prossimo WMF del 19, 20 e 21 novembre. In particolare il team italiano parteciperà con 2 gruppi, Rehab Tech, che presenterà la mano robotica Hannes, e SoftHand Pro nella categoria delle “protesi attive di arti superiori” Entrambi i prototipi e le ricerche provengono dalla stessa tecnologia messa a punto dalla mano robotica SoftHand.

Ogni team è composto da un “pilota”, che manovra il dispositivo, e da una squadra con ricercatori, preparatori atletici, meccanici. Delle vere e proprie scuderie che si sfideranno a suon di progetti di ricerca innovativi e futuristici. A pilotare Hannes, protesi che assicura di restituire ai pazienti - senza intervento chirurgico - circa il 90% di una mano naturale ci sarà Colian Rossi, un paziente del Centro Protesi Inail. L’intero progetto è stato sviluppato dal Rehab Technologies Lab IIT in collaborazione con Inail.

A capitanare SoftHand Pro Maria Fossati di IIT, per un prototipo sviluppato dal laboratorio IIT Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation in collaborazione con l’Università di Pisa.

Le 2 squadre italiane dovranno competere percorrendo il tracciato di gara organizzato al Center for Human Technologies nel Parco scientifico e tecnologico degli Erzelli a Genova.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito di Cybathlon (https://cybathlon.ethz.ch/en).

 

Fonti

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-iit-centro-protesi-cybathlon-hannes-2020.html
https://opentalk.iit.it/inail-e-iit-presentano-hannes-la-nuova-mano-protesica-di-derivazione-robotica/
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/tecnologie/2020/11/11/le-olimpiadi-dei-cyborg-in-campo-anche-italia_5a49dda2-6c1e-44ed-988a-dbaf1cbeacef.html


linkedin