Il Senato approva: l'emendamento Content Creators è legge

Con il passaggio del DDL Concorrenza l'emendamento Content Creators diventa realtà: il governo riconoscerà la figura del creatore di contenuti digitali

Giovedì 4 Agosto 2022

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Professioni digitali

Con l’approvazione definitiva al Senato del DDL Concorrenza, l’emendamento ‘Content Creators’, fortemente voluto dal WMF, diventa legge. La ‘Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2001’ (cd. DDL Concorrenza), approvata il 2 agosto, riporta infatti all’articolo 28 gli obblighi per il governo di individuare specifiche categorie di controlli per i creatori di contenuti digitali e di prevedere meccanismi di risoluzione delle controversie tra Creators e piattaforme.

Il testo dell’emendamento:

ART. 28. Al comma 1, dopo la lettera l), aggiungere le seguenti:

l-bis) individuazione di specifiche categorie di controlli per i creatori di contenuti digitali, tenendo conto dell'attività economica svolta;

l-ter) previsione di meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie tra creatori di contenuti digitali e relative piattaforme.

La categoria riceve quindi la conferma del primo passo delle istituzioni per lo sviluppo della Creator Economy italiana. Un emendamento che affonda le sue radici nell’impegno continuativo del WMF e nei tavoli di lavoro sviluppati nel corso di diverse edizioni che hanno visto la partecipazione di tutta la community.

Il WMF ha portato in sede parlamentare il tema della Creator Economy il 10 giugno 2021, con un’audizione alla Camera - tenuta dall’ideatore del WMF e CEO di Search On Media Group Cosmano Lombardo - in merito all’indagine conoscitiva sui “lavoratori che svolgono attività di creazione di contenuti digitali”. L’obiettivo era individuare una proposta normativa per disciplinare e tutelare i creatori di contenuti digitali: una nuova categoria professionale, sempre più importante per l’economia digitale e divenuta fondamentale per l’informazione, la formazione e l’intrattenimento.  Nel corso delle diverse edizioni del WMF, tavoli di lavoro dedicati hanno trattato e approfondito il tema da più punti di vista, coinvolgendo Creators tra cui Rick DuFer, Giorgio Taverniti, Andrea Panciroli, Andrea Ciraolo, Breaking Italy, Casa Surace, I Sansoni, Gli Autogol e I Soldi Spicci, e rappresentanti istituzionali come l’On. Valentina Barzotti, promotrice dell’indagine e firmataria dell’emendamento, l’On. Antonio Viscomi, l’On. Enza Bruno Bossio, firmataria dell’emendamento, l’esperta del MLPS Annarosa Pesole e Angelo Pagliara della Segreteria Confederale UIL.

Il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva, presentato dall’On. Barzotti in anteprima al WMF 2022, trae per gran parte i suoi contenuti dal documento depositato dal WMF in sede di audizione: istanze della categoria, dati di mercato, classificazioni e informazioni di settore provenienti dalla community del WMF. A distanza di pochi giorni dal WMF 2022, la stessa l’On. Valentina Barzotti e l’On. Enza Bruno Bossio hanno presentato alla Commissione Attività Produttive della Camera la proposta di emendamento al DDL Concorrenza con il cd. emendamento Content Creators, approvato dalla Commissione il 14 luglio scorso.

Come più volte ribadito dal WMF, la promozione e lo sviluppo della Creator Economy è solo uno dei dossier politici di interesse per la sua community e su cui il WMF è costantemente attivo per proposte di regolamentazione e di intervento legislativo.

Con queste parole l’ideatore del WMF e CEO di Search On Media Group Cosmano Lombardo rilancia l’impegno:

Lavoriamo da anni per innovare il mercato del lavoro, favorire i lavoratori e le imprese. Abbiamo seguito dall’inizio e ci siamo impegnati per raggiungere questo primo obiettivo. Il settore digital & tech può festeggiare il primo, importante passo verso il riconoscimento giuridico e fiscale di una delle nuove figure professionali che lo caratterizzano. Infatti tutto ciò costituisce soprattutto la testa d’ariete per far comprendere ai vari organi istituzionali quanto sia importante innovare il mercato del lavoro. Il Paese continua a essere bloccato per gli eccessivi costi del lavoro e per meccanismi burocratici legati alla vecchia economia. La Creator Economy, così come il mondo startup e in generale il reparto digital-tech italiano che sta trainando il nostro paese ha bisogno di un punto di svolta per continuare a giocare questo ruolo, garantire occupazione, contribuire alla digitalizzazione e non perdere competitività a livello internazionale. Affinché ciò accada, è necessario abbattere i costi del lavoro, costituire un Contratto Nazionale per i lavoratori di imprese digital-tech e startup, creare codici ATECO per tutte le nuove professionalità emerse negli ultimi due decenni e abbattere il sistema contrattuale a livelli adeguandolo ai meccanismi attuali.

Il WMF ha infatti come obiettivo il pieno riconoscimento da parte delle istituzioni di tutti i professionisti del digital-tech e delle dinamiche in continuo cambiamento del settore: oltre alle tutele e alle garanzie per i lavoratori digitali e la sicurezza degli utenti, il tema su cui il WMF consoliderà i suoi interventi istituzionali è il costo del lavoro nel settore digital-tech.

Il WMF considera l’emendamento Content Creators un apripista verso la discussione di problemi e soluzioni che insieme possono decidere il futuro dell’economia dell’innovazione italiana. Il percorso avviato dal Festival è sempre aperto, condiviso e in continua ricerca di nuovi contributi: per prendere parte all’impegno è possibile iscriversi all’Associazione Italia Digitale oppure restare aggiornati sulle attività e sugli impegni istituzionali del WMF iscrivendosi alla Newsletter dedicata.


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