Il “difficile” ruolo dei social durante la campagna elettorale

In vista delle prossime elezioni del 25 settembre le piattaforme social hanno attivato diversi servizi per indirizzare gli utenti verso contenuti affidabili e comunicazioni istituzionali, così da contenere fake news e disinformazione.

Giovedì 15 Settembre 2022
Leonardo Galasso

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Le principali piattaforme social sono da tempo uno deimedia privilegiati per la comunicazione politica, grazie alla possibilità di creare contenuti informali, diretti e rapidamente fruibili, rivolti tanto ad un pubblico generico quanto a target più specifici. L’accessibilità resa possibile dai social ha portato con sé una serie di problematiche legate alla presenza di informazioni, news e contenuti imprecisi o provenienti da fonti inaffidabili. Per marginalizzare il problema i social hanno adottato diverse soluzioni.

Nell’ultimo mese sono sbarcati su TikTok molti dei politici nostrani, con l’intenzione di intercettare anche solo una piccola parte dei 3,8 milioni di under 25 chiamati al voto - l’8% circa degli aventi diritto. La piattaforma della cinese ByteDance ha così attivato il Centro Elezioni in-app, per migliorare l’interazione con i contenuti relativi alla campagna elettorale, garantendo l’accesso a informazioni autorevoli e affidabili, rimuovendo post fuorvianti e potenzialmente dannosi.

Ai contenuti correlati alle elezioni politiche italiane, compresi quelli proposti da account appartenenti a esponenti politici e partiti, sono applicate delle etichette che rimandano al Centro, in cui si trovano informazioni ufficiali, come modalità di voto e specifiche della legge elettorale.

Come si legge nell'informativa pubblicata il 26 agosto sul sito ufficiale, TikTok ha organizzato una collaborazione tra moderatori, tecnologie e organizzazioni di fact-checking accreditate - tra le quali Facta.News in Italia e molte altre a livello globale - con l’obiettivo di valutare l’accuratezza dei contenuti, escludendo disinformazione elettorale, abusi, incitamento all’odio e all’estremismo.

Anche Twitter si è mossa in questa direzione, avviando una collaborazione con il Ministero dell’Interno. Ogni volta che gli utenti cercheranno termini relativi alle elezioni, il primo risultato sarà un avviso di ricerca che indirizzerà le persone verso il sito ufficiale del Ministero.

La piattaforma ha anche lanciato una Pagina Evento in cui si possono trovare tutte le ultime notizie sulle elezioni, le istruzioni sulle modalità di voto e un’emoji che raffigura un’urna coperta dalla bandiera tricolore, utile ad indicare i tweet relativi alla campagna elettorale.

Come noto Twitter e TikTok non permettono ai politici di pubblicizzare i propri contenuti: a partire dal 2019 Jack Dorsey, co-fondatore della piattaforma dell'uccellino, e Blake Chandlee, vicepresidente della sezione Global Business Solutions dell'app sviluppata da ByteDance, hanno deciso di escludere la possibilità di sponsorizzare tweet che contengono messaggi politici o legati a campagne elettorali.

Su Meta invece è possibile promuovere contenuti legati alla campagna elettorale: su Facebook e Instagram infatti i nostri politici investono la maggior parte delle proprie risorse in vista delle elezioni del 25 settembre. Oggi, grazie alla "Libreria inserzioni” di Meta, è possibile conoscere i costi delle sponsorizzazioni attivate dai vari partiti e altri dati legati alla targetizzazione dei contenuti in base al sesso degli utenti a cui sono rivolti i post.

Si tratta di un archivio creato nel 2019, dopo lo scandalo Cambridge Analytica, quando l’uso improprio dei dati degli utenti di Facebook da parte della società inglese ha avuto un ruolo di primo piano nella campagna elettorale di Donald Trump durante il 2016: Cambridge Analytica, che aveva un incarico di consulenza con l'allora candidato alla presidenza degli Stati Uniti, ha carpito i dati di oltre ottantasette milioni di persone per costruire profili degli elettoria cui poi indirizzare inserzioni specifiche.

Meta, in questo modo, vuole garantire trasparenza sulle inserzioni pubblicitarie che riguardano temi di natura politica, elettorale o sociale. Soluzioni diverse ma denominatore comune, le principali piattaforme social vogliono mettere in evidenza contenuti verificati e allontanare il più possibile fake news, disinformazione e estremismo.

Fonti:

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2022/08/26/tiktok-attiva-centro-elezioni-per-informazioni-affidabili_242eb5ec-b7d7-47a7-82ef-45e114f5b4a4.html

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2022/09/01/elezionitwitter-con-ministero-interno-contenuti-verificati_9a597c3f-121d-4072-8852-29eadf235387.html

https://www.ilsole24ore.com/art/caccia-38-milioni-voti-giovani-cosi-leader-sbarcano-tiktok-AEczQ1wB

https://newsroom.tiktok.com/it-it/tiktok-impegno-elezioni

https://www.wired.it/article/elezioni-2022-facebook-spesa-inserzioni-politici-italia-partiti/

https://www.wired.it/article/elezioni-2022-twitter-tiktok-disinformazione-politica/


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