Storico record nel settore della robotica

L’automazione ha raggiunto livelli record nel periodo post pandemia: dal 2020 robot e cobot sempre più presenti nell’industria mondiale e le stime degli anni a venire sembrano confermare il trend.

Mercoledì 18 Gennaio 2023
Leonardo Galasso

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Robotica

Nell’attuale scenario di instabilità nel mercato globale, il settore della robotica è uno dei pochi che continua a registrare incrementi significativi, come riportato da una ricerca dell’IFR - International Federation of Robotics, secondo cui le installazioni di nuovi robot hanno registrato livelli record nel periodo post pandemico.

Nel corso del 2021 infatti, sono stati installati oltre 517.000 nuovi robot a livello mondiale, il numero più alto nella storia, con un incremento del 31% rispetto al 2020. Di questi 478.000 sono robot industriali in grado di operare autonomamente, mentre 39.000 sono i cosiddetti “cobot”, ovvero i collaborative robots, progettati per interagire con l’uomo in particolari contesti lavorativi. Sono circa 3.5 milioni i robot industriali che operano nelle aziende di tutto il mondo, il 14% in più rispetto al 2016.

La Cina risulta essere il Paese che nel 2021 ha investito maggiormente nell’automazione, con 268.200 nuove unità robotiche, +51% rispetto all’anno precedente, ma l’incremento percentuale più alto viene registrato da Canada e Italia, rispettivamente +66% e +65% rispetto al 2020, con 4.300 e 14.100 nuovi robot.

La crescita registrata negli ultimi anni dimostra come la collaborazione tra persone e robot si sia consolidata, lasciando alle macchine la gestione delle attività più ripetitive, meccaniche o pericolose, ma anche la gestione di elementi complessi. Dal 2020, il maggiore incremento dell’installazione di nuovi robot si registra nei settori dei trasporti e della logistica (+45%), dell’hospitality (+85%) e dell’assistenza sanitaria (+23%).

Applicazioni e trend della robotica

Uno dei maggiori vantaggi favoriti dall’automazione sta nella riduzione di scarti e rifiuti industriali, limitando il consumo energetico e l’impatto ambientale. Nel settore logistico l’aumento della digitalizzazione ottimizzerà tutte le fasi di produzione, stoccaggio, tracciamento e consegna di prodotti e beni di consumo; in ambito agrifood i robot saranno in grado di monitorare le colture e il loro sviluppo, rendendo l’agricoltura più efficiente, produttiva e sostenibile.

La medicina è uno dei settori a cui la robotica ha apportato benefici consistenti, grazie ad applicazioni concrete. Durante l’ultima edizione del WMF Giorgio Metta e Andrea Pucci dell’Istituto Italiano di tecnologia (IIT) hanno ampiamente sviscerato la questione, spiegandoci come l’intelligenza artificiale e i metodi computazionali possano essere di grande aiuto per operazioni chirurgiche ad alto rischio, siano in grado di sequenziare il genoma e individuare le sorgenti di problematiche complesse.

La ricerca, grazie a macchine sempre più performanti, permette l’elaborazione di enormi quantità di dati, lavorando sui malfunzionamenti e sullo sviluppo di soluzioni specifiche, come l’implementazione di protesi che possono sostituire parti del corpo compromesse o assenti - come spiegato da Maria Fossati dell’IIT - e la riduzione o l’eliminazione degli effetti collaterali dei medicinali.

L’IIT in particolare si è occupato dello sviluppo di robot avatar (iCub3 e AlterEgo, già presenti al WMF) per sfruttare la possibilità di operare da remoto in diversi ambiti. Questi potranno operare in caso di catastrofi, in aree remote o circostanze pericolose, preservando la vita di soccorritori e lavoratori operanti in contesti ad alto rischio e ancora abbattendo il rischio biomeccanico, supportando tutta una serie di operazioni gravose per l’impianto muscolo-scheletrico umano.

I robot di questo tipo sono in grado di gestire la sicurezza di ambienti abitati da persone fragili e anziane, di creare terapie e favorire interazioni positive con persone affette da disturbi dello spettro autistico, come sperimentato dalla professoressa Agnieszka Wykowska, membro del Consiglio di Amministrazione del Direttore Scientifico dell’IIT e direttrice dell’unità S4HRI “Social Cognition in Human-Robot Interaction”.

Le stime future raccontano una crescita continua per il settore della robotica, si prevedono installazioni superiori al mezzo milione l’anno, per arrivare a quasi 700.000 unità annue nel 2025. I robot saranno quindi sempre più presenti nel nostro quotidiano, con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro e di vita di ognuno.

Fonti:

https://ifr.org/

https://ifr.org/downloads/press2018/2022_WR_extended_version.pdf

https://www.itismagazine.it/news/29250/robotica-2023-ecco-cosa-aspettarsi/

https://www.impresacity.it/news/28128/quale-2023-per-la-robotica.html

https://youtu.be/9O3CrD3xPMk

https://youtu.be/KASXtuIa1Fs

https://www.wemakefuture.it/2022/robotica/

https://youtu.be/DURZs0jKuwQ


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