Tematiche in tendenza per il marketing 2023

Privacy e dati di prima parte, Intelligenza Artificiale e sostenibilità. Queste e tante altre tematiche accompagneranno i digital marketer nel corso del 2023. Tanti temi diversi con un unico focus: rispettare i bisogni dell'utente. Di seguito una panoramica sulle tematiche in tendenza per il marketing 2023, a cura di Search On Consulting.

Venerdì 24 Febbraio 2023
Francesca Vena

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Il 2023 è appena iniziato eppure è un toto scommesse su quali saranno le tematiche in tendenza per il marketing. Come dimostrato anche dalla ricerca sulle ultime tendenze dello shopping natalizio (1), Google continuerà ad avere un ruolo centrale per gli utenti e a rappresentare una fonte d’informazione affidabile in fase d’acquisto. Per questo motivo, per le aziende è fondamentale capire come sfruttare al meglio il motore di ricerca, non solo per aumentare le vendite, ma anche per migliorare la propria reputazione.  

Intelligenza artificiale, transizione a GA4 e video shorts sono solo alcune delle tematiche più calde di cui le aziende sentiranno parlare e con le quali dovranno confrontarsi quest’anno. 

Vediamo quali sono le aspettative in ambito marketing del team consulenza di Search On per il 2023.

1.Privacy e dati di prima parte

La privacy continuerà ad avere un ruolo centrale anche nel 2023, le normative per la protezione dei dati personali sono in continua evoluzione e le aziende non solo devono adattarsi per evitare sanzione, ma anche per soddisfare i propri utenti. Questi ultimi sono diventati più attenti alla loro privacy, infatti non sono più disposti a farsi tracciare e a condividere i propri dati sensibili e adesso iniziano a fidarsi solo delle aziende che operano in trasparenza. Secondo una ricerca condotta da Google (2), gli utenti percepiscono come dannosa una cattiva esperienza di privacy online, sentendosi derubati dei loro dati. Basta questa sensazione per far passare il 43% di loro a un altro brand.

In questo nuovo contesto, per le aziende è essenziale avere una strategia cookieless che rispetti il consenso degli utenti, ma che permetta anche di sviluppare le attività pubblicitarie senza vincoli o ostacoli. 

Diventa sempre più importante lavorare per migliorare le misure per la raccolta dei dati di prima parte, cioè quei dati rilasciati spontaneamente dagli utenti, attraverso contact form sui siti, app, contact center, CRM, ERP, carte fedeltà, sistemi di pagamento e molto altro.

E per monitorare le informazioni raccolte? Ci sono una serie di strumenti, come Consent Mode, Enhanced Conversions, GA4 o Facebook CAPI, che sono dei validi alleati per tracciare i dati raccolti, creare dei profili completi e modellare sia le campagne pubblicitarie che la comunicazione in base al comportamento dello specifico utente, il tutto nel rispetto degli utenti e dei loro dati personali.  

2.Passaggio a GA4: tanto temuto quanto necessario 

Tutti ne parlano e tutti la temono! Una delle altre tematiche che ci accompagnerà durante questo 2023 è sicuramente la transizione a Google Analytics 4. Anche se Universal Analytics smetterà di elaborare i nuovi dati a partire dall’1 luglio di quest’anno,  converrebbe passare alla proprietà Google Analytics 4 al più presto, in modo da mantenere uno storico dei propri dati e prendere dimestichezza con le nuove implementazioni. 

Una fra tutte riguarda proprio la tutela dei dati degli utenti di cui abbiamo parlato in precedenza, tutte le tecnologie di acquisizione, misurazione e attivazione dei dati, infatti, stanno diventando privacy-first. Google Analytics 4 opera sulle piattaforme web, Android e app IOS in modalità data stream: il modello di monitoraggio utilizzato si basa sugli eventi a cui sono legate più dimensioni, tra cui canale predefinito, mezzo, sorgente e altri valori dell’utente. In questo modo è possibile avere insights più precisi e operare nel rispetto della privacy degli utenti e delle leggi sulla raccolta dei cookie di terze parti. 

Non sei ancora pronto per  immergerti nel fantastico mondo GA4? Ecco le possibilità che ti stai perdendo:

  • report personalizzati per i modelli di attribuzione dall’ultimo al primo clic;

  • customer journey su misura, grazie ai funnel personalizzati sul percorso utente;

  • sviluppo di analisi più accurate, grazie alla possibilità di incrociare dati diversi.

3.Vertical video first: un nuovo modo per raccontare l’azienda

Sono belli, dinamici sempre più brevi. I video hanno la capacità di raccontarci una storia, un prodotto o un brand in pochi minuti, anzi secondi! Negli ultimi anni i contenuti video hanno conquistato piattaforme e siti web diventando il formato più apprezzato dagli utenti. 

Il trend per il 2023 riguarda l’approccio “vertical video first”, confermato anche da Giorgio Taverniti che ci spiega come il traffico mobile sia ai massimi storici e come questo abbia trasformato non solo il modo di fare video, ma tutto il modo di approcciarsi al marketing.  

Grazie alla loro facilità di fruizione, i video verticali sono molto più impattanti rispetto a quelli orizzontali, per questo YouTube sta spingendo su YouTube Shorts con video solo verticali. Anche gli altri canali si stanno adeguando a questo trend: Instagram permette di visualizzare i video sulla piattaforma come Reel nel formato verticale, TikTok è una piattaforma costruita esclusivamente per i video verticali, anche LinkedIn suggerisce agli inserzionisti di creare video verticali per ottenere risultati migliori dai loro annunci a pagamento. E Twitter? Ultimamente girava voce che la piattaforma avrebbe sviluppato un feed video verticale immersivo in stile TikTok. 

Insomma, i video verticali stanno spopolando e rappresentano un’ottima opportunità per le aziende che desiderano farsi conoscere. 

Da non dimenticare che YouTube sta scommettendo sui Creator Multiformato e che stanno accadendo due cose:

  • l'integrazione con parte Shopping e quindi molti più video legati ai prodotti;

  • molte persone che guardano i video brevi poi cercano contenuti di approfondimento molto lunghi. Ed è una tendenza in crescita.

4.Sostenibilità e nuove tendenze d’acquisto 

Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più caldo e negli ultimi anni le persone sono più consapevoli e desiderano agire concretamente, scegliendo aziende in linea con i loro valori e in grado di coinvolgere i consumatori in attività a favore dell’ambiente. 

Secondo i dati raccolti da Ipsos (3), società che si occupa di ricerche di mercato e consulenza, questa nuova visione più green è incarnata soprattutto dalla generazione Z, che sceglie esperienze d’acquisto più sostenibili e si batte nelle piazze e in rete per una maggiore trasparenza da parte dei brand sulla lavorazione e distribuzione dei prodotti. Anche Google riporta questo dato (4), sostenendo che per il 37% dei giovani, tra i 18 e 24 anni, la sostenibilità è più importante del design e dello stile dei prodotti. 

Molte aziende hanno iniziato a porre un’attenzione diversa alla sostenibilità, utilizzando per esempio un’etichetta speciale per i prodotti realizzati con materiali riciclati, vedi Zalando. È importante, però, agire concretamente ed evitare pratiche di greenwashing solo per conquistare la fiducia dei consumatori. 

5.Processo d’acquisto tra Messy Middle e omnicanalità 

Un’azienda, per essere competitiva, deve essere facilmente raggiungibile dai suoi potenziali clienti, quale modo migliore per farlo se non presidiando in modo strategico tutti i possibili canali  a disposizione sia online che offline? Uno dei trend che quest’anno vedremo sicuramente esplodere  è proprio quello dell’omnicanalità

Il modello Messy Middle (5) ci conferma che il processo d’acquisto non è mai lineare. Gli utenti passano da fasi di confronto e approfondimento, a fasi che hanno a che fare direttamente con l’acquisto. I touch point sono sempre più caotici e cambiano da una persona all’altra. Per l’azienda diventa importante essere nel posto giusto quando il consumatore ha bisogno. Nel concreto, questo significa sfruttare non solo il proprio sito web, ma anche altri canali come social network e marketplace, per interagire con l’utente in modo chiaro, semplice e veloce. 

Ovviamente in ogni canale è importante assicurare un UX fluida, metodi di pagamento semplici e un customer service efficiente. A fare la differenza per il business saranno poi la capacità di misurazione e di sperimentazione.

6.L’impatto dell’intelligenza artificiale

Da quando è esplosa la bomba ChatGPT - 3 (6) non si fanno che previsioni su quale sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale sul marketing. Molti temono che la generazione di testi e immagini basati su AI sia solo l’inizio e che presto vedremo scomparire diverse figure professionali del settore digital. In realtà i sistemi di automazione e l’intelligenza artificiale per il marketing non sono una novità e noi di Search On ne parliamo da anni ai nostri eventi, come l’Advanced SEO Tool (7), il Search Marketing Connect (8) o il WMF.

Come ricorda Marco Quadrella, è dal 2016 che gli algoritmi dei motori di ricerca sono guidati dall’AI, per non parlare delle nuove dashboard di GA4 che riportano autonomamente segnalazioni dettagliate sulle anomalie e delle campagne sulle diverse piattaforme sempre più automatizzate. 

Anche se ce ne siamo accorti solo adesso, già da qualche anno l'intelligenza artificiale è diventata la nostra collega e complice più fidata. Sempre più spesso ci aiuterà a potenziare il nostro processo creativo, a vedere le cose da un punto di vista nuovo e a lavorare in modo più produttivo. Questo non vale solo per il marketing, ma è un discorso che si può estendere all’intera società. Come ogni altra tecnologia, anche l’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento per rendere più efficiente ed economica la produzione di nuovi beni e servizi, un acceleratore culturale che incide su diversi aspetti della vita come la comunicazione, il lavoro e il benessere

Ne vedremo delle belle. Tra l'accordo di Microsoft con OpenAI e i tanti annunci di Google si preannuncia un 2023 da grandi sfide. E per quanto molti hanno dato Microsoft per morta, ricordiamo che questo accordo è solo l'ultimo di una serie di colpi che hanno messo a segno negli ultimi anni.


Se vuoi immergerti nel mondo dell’AI, su Connect.gt trovi una sezione dedicata agli strumenti e alle estensioni per l’Intelligenza Artificiale.

Fonti:

(1) https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/tendenze-e-insight/tendenze-di-consumo/tendenze-shopping-natalizio/

(2) https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/futuro-del-marketing/privacy-e-fiducia-digitale/norme-tutela-privacy-clienti-ricerca/

(3) https://www.ipsos.com/it-it/generazione-z-giovani-oggi-sostenibilita-inclusione-parita-genere-principali-priorita

(4) https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/tendenze-e-insight/tendenze-di-consumo/sostenibilita-in-italia-per-i-consumatori/

(5) https://www.thinkwithgoogle.com/consumer-insights/consumer-journey/navigating-purchase-behavior-and-decision-making/

(6) ChatGPT - 3: l’AI è la tua nuova collega di lavoro (wemakefuture.it)

(7) https://www.advancedseotool.it/

(8) https://www.searchmarketingconnect.it/


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