Movie Area

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16 giu 13:20 - 13:29
9 min
Gaia vive insieme alla nonna adottiva, in una casa rurale. Ha un rapporto speciale con una pianta di gigli bianchi che ha coltivato nel terreno della nonna; ogni giorno si prende cura di lei. Cristina è la figlia di un imprenditore molto potente. È diversa da tutte le bambine. La sua pelle, diafana perché è albina, crea un muro di distanza con la realtà circostante. Quando suo padre, un uomo senza scrupoli, è interessato al terreno della nonna di Gaia, Cristina si ribella. Storia di un’amicizia pura e semplice, Mami Wata prende il nome da una divinità africana, simbolo dell’acqua e della dualità della natura: pura e incontaminata, ribelle e libera.
16 giu 13:30 - 13:40
10 min
Un uomo vive la sua tipica giornata lavorativa segnata da incontri previsti o casuali. Un uomo vive la sua routine, eppure chi lo osserva forse ci racconta un’altra storia. In una sola vita ne viviamo molte altre: una in soggettiva, la nostra e le altre negli occhi di chi ci guarda.
16 giu 14:20 - 14:30
10 min
Dopo un litigio in cui volano parole grosse, una coppia si risveglia con un problema. Anzi, due: lui non riesce più a parlare e lei non può più sentire. Medici ed esami non servono a nulla e in loro soccorso arriverà una Maestra Zen con una piantina un po’ speciale.
16 giu 16:10 - 16:19
9 min
Fine anni ‘70. Debora, leggera come un usignolo, abita la gabbia della propria mente, dove disegna la propria realtà. Al di fuori, alle soglie della Legge Basaglia, è Stefano a dover scegliere per il futuro di entrambi. Su di lui ricade il peso della scelta e le dinamiche di una nuova famiglia.
16 giu 17:00 - 17:05
5 min
Giovanni è al parco e gioca col suo bambolotto. Un anziano signore seduto accanto a lui lo osserva contrariato, poi, non riuscendo a trattenersi gli parla di calcio, moto e altre cose... da maschi... Giovanni lo ascolta, ma non sembra troppo interessato, è preso dal suo gioco. E allora l'anziano signore arriva al sodo del suo ragionamento: le bambole sono giochi da femmine. Fin qui niente di eccezionale, anche se oggi le cose sono molto cambiate, c'è ancora chi ha bisogno di tracciare una linea netta per separare l'accettabile dal non accettabile, il consono, dal non consono riferendosi a credenze e valori indubbiamente superati. Ma la cosa sorprendente è la risposta di Giovanni, che nella sua semplicità suona disarmante. Non la anticipiamo, vale la pena vedere il cortometraggio. Gli interpreti principali sono il piccolo Alberto Beniscelli e Mauro Pirovano, celebre e talentuoso attore genovese con il quali da anni abbiamo il piacere e l'onore di collaborare.
16 giu 17:06 - 17:15
9 min
È la storia di un amore, del perdersi e ritrovarsi quotidiano di una coppia che arriva a cercarsi nella memoria o nell’immaginazione, in un cassetto dove prima c’era biancheria e ora appare solo sabbia. In un tempo e in uno spazio volutamente non definiti due persone si incontrano e scontrano tra dettagli e primissimi piani continuando a cercare il segreto( o la magia) che li tiene uniti. Tra parabole ascendenti e discendenti il racconto di una storia come tante a cui non sempre si può mettere la parola fine.
16 giu 17:16 - 17:19
3 min
Riuscire ad affrontare le proprie paure richiede preparazione e tempo. Ma temporeggiare a lungo potrebbe precluderti la possibilità di superarle.
16 giu 18:00 - 18:12
12 min
Questa è la storia vera di Daouda, un richiedente asilo al quale pochi mesi fa hanno rifiutato il permesso di soggiorno. Padre di due bambine che vivono in Burkina Faso con la mamma e che non vede da tre anni, si trova ad affrontare un momento complicato e difficile, aggravato dall’arrivo della pandemia da Covid – 19. Ciò nonostante Daouda mette da parte i suoi guai e si offre volontario per assistere i malati di Covid presso una struttura dedicata, l’ Hotel Royal di Cattolica.
16 giu 18:13 - 18:20
7 min
"Solo dove c'è un bimbo che gioca, c'è un uomo felice”, ecco La voce di Kiev. Un corto psicologico e surreale senza dialoghi, fatto di silenzi e di immagini, che racconta la grande illusione dell'identità umana. È idealmente diviso in due parti: in bianco e nero il non-Senso, espresso attraverso le sensazioni e i gesti vuoti dell’uomo; a colori il Senso, la vita così come dovrebbe essere ma che in realtà esiste solo nell’infanzia.